PALERMO. Maurizio Zamparini sta riflettendo. Davide Ballardini rischia seriamente di essere esonerato dopo la vittoria di Verona e il presidente rosanero ci sta ormai pensando da un po’. Dopo il summit di ieri sera assieme a Gerolin e Baiguera, anche oggi il patron rosanero cercherà la soluzione. E non sarà facile. Sì, perché ci sono vari tasselli da incastrare e la situazione è davvero delicata.
La squadra è palesemente contro Ballardini, quindi appare difficile pensare ad una riconferma del tecnico, a meno che non ci sia un chiarimento con tutto il gruppo. Ballardini però non vuole assolutamente dimettersi, non vuole rinunciare a mesi di stipendio e allora la palla passa a Zamparini.
Il presidente rosanero ha pensato al ritorno di Beppe Iachini ma il tecnico marchigiano continua ad avere dei dubbi, non è poi così tanto convinto di voler tornare a Palermo, sempre per il peggioramento del suo rapporto proprio con Zamparini. Ma se il numero uno di Viale del Fante lo richiamasse, lui dovrebbe necessariamente tornare, in caso contrario dovrebbe dare le dimissioni e rinunciare agli ultimi sei mesi di contratto con il Palermo.
E poi c’è un’altra ipotesi, quella di Viviani, collaboratore tecnico sia di Iachini che di Ballardini. Viviani è un uomo di fiducia di Zamparini e potrebbe essere lui il profilo adatto per traghettare il Palermo verso la fine del campionato e ottenere una salvezza che comunque appare alla portata di questa squadra. Tutte ipotesi, ieri Zamparini ha risposto poco al telefono, per ore non ha voluto rilasciare dichiarazioni, poi in serata ha detto: “Al momento non caccio Ballardini – le parole di Zamparini alla Gazzetta -, anche se potrei farlo per giusta causa, visto che il nostro tecnico non ha nemmeno preparato la partita di Verona. Avevo già richiamato Iachini, ma lui non mi sembrava convinto”. Sarà un’altra giornata di fuoco in casa Palermo.
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