PALERMO. Davide Ballardini rimane in silenzio e incassa la fiducia (bis) «a tempo» da parte di Zamparini. Nuovo vertice ieri tra i dirigenti del Palermo, summit che non ha cambiato la sostanza del discorsoche era venuto fuori dopo la partita con l’Atalanta: il tecnico resta al suo posto, ma sarà decisiva la partita di sabato prossimo contro il Frosinone. Non si può dire che, malgrado la fiducia, la posizione diBallardini sia salda. Anzi, il tecnico appare appeso ad un filo perché i suoi numeri sono disastrosi. Infatti, non soffia sul Palermo il vento del 2008. L’inizio di Ballardini, alla sua seconda volta sulla panchina rosanero, ha esiti totalmente diversi rispetto a quando, sette stagioni fa, aveva rilevato Stefano Colantuono alla guida del Palermo.
Ballardini si trova adesso a custodire un record negativo. Di tutti gli allenatori della gestione Zamparini, tra quelli subentrati a stagione in corso, è quello che ha avuto il peggiore avvio: tre gare di campionato, un punto. Un pareggio a Roma contro la Lazio, due sconfitte entrambe per 3-0, in casa contro la Juventus, a Bergamo contro l’Atalanta. E in mezzo, altre tre reti e un’eliminazione dalla Coppa Italia,maturata al quarto turno contro una squadra di Lega Pro, l’Alessandria. Anche Sannino aveva fatto un punto in tre partite, ma non come subentrato. Il tecnico di Ottaviano, nel 2012-2013, aveva perso due partite per 3-0 (contro Napoli e Lazio), per poi pareggiare in casa 1-1 contro il Cagliari.
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