PALERMO. Il Palermo esce dalla Coppa Italia, ma soprattutto esce dalla partita con l’Alessandria, squadra di Lega Pro, con le ossa rotta e un morale da ritrovare dopo questa brutta figuraccia. Che Ballardini non fosse un mago capace di risolvere in meno di un mese tutti i problemi del Palermo si sapeva. Ma quello visto con l’Alessandria non è solo un Palermo che ha sottovalutato l’avversario. Purtroppo, c’è molto di più. Il Palermo è stato in totale imbarazzo per tutto il primo tempo incassando due gol in 23 minuti. E la reazione d’orgoglio della ripresa con l’ingresso di Gilardino non basta a mascherare la figuraccia. Ci sono stati, infatti, evidenti segnali di scollamento e quello più grave sta tutto nell’espulsione dopo venti minuti di Vazquez per una gomitata senza motivo in mezzo al campo. Un bruttissimo episodio che vede protagonista il giocatore simbolo di questo Palermo, oggi anche capitano. Insomma, Ballardini non dovrà curare solo le parti tattiche e tecniche. A questo punto, in vista di due sfide fondamentali con Atalanta e Frosinone, Ballardini dovrà soprattutto lavorare sulla testa dei giocatori. Onore all’Alessandria capace di segnare tre gol al Palermo che si sveglia troppo tardi, è sempre costretto a inseguire e alla fine i gol di Trajkovski e Gilardino non servono. Partita subito in salita per il Palermo che al 4’ va già sotto. L’ex Trapani Iunco sbaglia in area un aggancio, ma il pallone colpisce il braccio di Rispoli. Il braccio dell’esterno rosa è largo e l’arbitro Nasca concede il rigore e ammonisce Rispoli. Dal dischetto il capitano Loviso spiazza Colombi e porta in vantaggio l’Alessandria. Rosa costretti a rincorrere e anche a fare i conti con i piemontesi aggressivi ogni qual volta il pallone finisce tra i piedi di Vazquez e compagni. Le cose si mettono ancora peggio al 22’. In una ripartenza per i rosa saltano i nervi a Vazquez. Sirri disturba il Mudo che reagisce con una gomitata. Nasca vede tutto e tira fuori il rosso. Segnale preoccupante da parte del giocatore più rappresentativo del Palermo. E l’incubo prosegue pochi secondi più tardi, quando l’Alessandria raddoppia. La retroguardia rosa sale male e lascia in gioco Marconi, lanciato a rete. L’attaccante dei grigi scaraventa in rete un destro sul quale Colombi non può nulla e dopo 23 minuti il Palermo è sotto di due gol. Il blackout del Palermo è totale. I rosanero giocano senza costrutto e si trascinano con lanci lunghi che non vanno mai a destinazione. Dall’altro lato l’Alessandria gioca facile e con idee sempre chiare e anche pericolose. Le verticalizzazioni della squadra di Gregucci, infatti, mettono in crisi la difesa rosanero. Come al 38’ quando Marras trova il corridoio libero tra Andelkovic ed El Kaoutari per Nicco che, però, davanti a Colombi calcia un rasoterra centrale facile per il portiere rosa. La prima vera azione pericolosa del Palermo arriva al 45’. Finalmente è il Palermo a verticalizzare con Maresca. Bella la palla per Trajkovski, ma il macedone, invece di servire comodamente Quaison, perde troppo tempo e si fa anticipare. I tifosi al Barbera sono poco più di 5 mila, ma alla fine del primo tempo i fischi si fanno sentire lo stesso. Nella ripresa Ballardini getta nella mischia dopo pochi minuti Gilardino per Rigoni e si rivede in campo anche Morganella che prende il posto di Rispoli. La mossa sortisce i suoi effetti, perché Quaison, partendo da posizione più arretrata, si rende più pericoloso e al 10’ offre a Trajkovski la palla che rimette il Palermo in partita. Il macedone davanti a Vannucchi non sbaglia e accorcia le distanze. L’Alessandria arretra e ancora Trajkovski va vicino al pari con un bel piatto al volo al 15’ che scheggia il palo. Il Palermo ora ci crede con un Gilardino in più in avanti come punto di riferimento. Nella parte centrale del secondo tempo l’Alessandria riprende coraggio e capisce che può ancora fare male al Palermo. Al 26’, infatti, Colombi è bravo nel deviare in angolo la conclusione a giro di Fischnaller. Per il forcing finale, invece, Ballardini pesca tra i giovani Pezzella che al 74’ prende il posto di Quaison. Al 36’, però, Colombi non può nulla sul tiro da fuori di Nicco che chiude la partita. Il Palermo tenta una disperata rimonta quando nell’Alessandria viene espulso Sabato per un fallo dal limite su Trajkovski. E sulla punizione calciata dallo stesso Trajkovski e respinta da Vannucchi Gilardino trova la deviazione vincente che riapre ancora una volta i giochi e fa vivere ultimi minuti di fuoco in dieci contro dieci. Ma il forcing finale non serve a nulla e il Palermo che a fine gara va sotto la curva si becca solamente una bordata di fischi.