PALERMO. Un Palermo senza idee crolla in casa con l’Empoli, arrendendosi a una magia di Saponara. Lo stop è di quelli che brucia. Prima di tutto perché sono stati persi tre punti in casa contro una diretta concorrente per la salvezza. E poi perché il Palermo è apparso davvero spento. Se contro il Napoli c’era l’alibi di aver trovato di fronte una delle migliori squadre della A, contro l’Empoli la brutta prestazione fa preoccupare. E il Barbera sta diventando un tabù. Il Palermo non vince dalla prima giornata e incassa la terza sconfitta in casa dopo quelle con Sassuolo e Roma. Una brutta involuzione rispetto all’ultima gara casalinga con l’Inter al cospetto di un Empoli che ha meritato la vittoria e dove Sorrentino ancora una volta ha evitato un passivo più pesante. E non ci si può neanche aggrappare alla scusa dell'ennesima traversa colpita da Gilardino o del presunto fallo da rigore subito dallo stesso attaccante nel primo tempo. Si tratta, infatti, di episodi singoli che, è vero, potevano cambiare la partita, ma andrebbero a sminuire l'ottima prestazione dell'Empoli. I toscani hanno legittimato la prova con una magia di Saponara che ha vinto il confronto a distanza con Vazquez e sul quale Iachini non è riuscito a trovare le contromosse adeguate per fermare le sue incursioni. Saltano i nervi anche a Iachini che viene espulso per la terza volta in questo campionato. Stavolta dalla curva a fine partita non ci sono neanche i cori per l’allenatore ma fragorosi fischi. La classifica ora fa più paura e il terzultimo posto dista solo due punti. Col Chievo prima della sosta sarà un’altra gara ancora più nervosa di questa. Non sembra esserci al momento l'ombra di un esonero per Iachini ma coi veronesi è doverosa una risposta e i tre punti sono quasi obbligatori. In avvio è l’Empoli a rendersi pericoloso con i movimenti delle punte Pucciarelli e Livaja che mettono in difficoltà la linea difensiva rosanero. E il primo squillo dei toscani arriva all’11’ quando Livaja arriva al tiro trovano pronto Sorrentino che devia in angolo. L’inizio degli ospiti è più dinamico e il Palermo fatica a trovare sbocchi. E quando ci riesce, come con Vazquez dalla distanza al 21’, non è cattivo. Dall’altro lato, invece, l’Empoli è più determinato, vincendo molti contrasti a centrocampo. E al 22’, dopo una bella combinazione tra Pucciarelli e Saponara, il trequartista arriva alla conclusione da posizione invitante, trovando però ancora una volta Sorrentino pronto alla respinta coi piedi. Al 28’, invece, un rimpallo casuale a centrocampo lancia Gilardino a tu per tu con Skorupski, ma da dietro Tonelli con una spinta di esperienza (e anche un po’ rischiosa) ferma l’attaccante rosa che non arriva a concludere. Anche l’Empoli non è infallibile e, appena pressato a centrocampo, spesso perde palloni, facendo partire i contropiedi del Palermo che però non ne approfitta in due occasioni con Rigoni e Gilardino tra il 28’ e il 29’. Ma quando può, l’Empoli non rinuncia a rendersi pericoloso. Al 35’ i rosa si fanno sorprendere su calcio da fermo con Pucciarelli che spara addosso a Sorrentino e sempre l’attaccante toscano al 37’ prova a ripetere la perla di giovedì scorso a Genova con la Samp, ma stavolta sbaglia la mira. Si va a riposo in parità con un Palermo che deve necessariamente riordinare le idee. L’occasione più importante il Palermo la trova in avvio di ripresa. Al 4’ è bellissimo il movimento di Gilardino che, spalle alla porta, si gira e fa partire da fuori area un gran destro che si stampa sulla traversa. All’8’, però, è l’Empoli a passare. Fa tutto Saponara che prima si guadagna una punizione dal limite e poi la calcia in modo geniale rasoterra, facendola passare sotto la barriera che salta. Sorrentino resta fermo e la palla si infila docile in porta. Il Palermo è stordito e Iachini prova a dare la scossa, inserendo Quaison per Struna e passando alla difesa a quattro. L’Empoli adesso attende, ma senza troppo affanni perché il Palermo sembra non avere idee. Iachini, allora, a metà ripresa si gioca anche la carta Trajkovski al posto di Hiljemark. Il macedone entra subito in gara e al 26’ offre una bella palla a Vazquez, la posizione non è facilissima e il Mudo chiude troppo il diagonale che si spegne al lato. Al 33’, invece, arriva un cambio forzato con Goldaniga che entra al posto di Gonzalez, il quale esce acciaccato. Al 36’, invece, l’arbitro Di Bello espelle Iachini per proteste. Al Palermo va tutto storto e quando riesce a imbastire un’azione degna di nota, trova sulla sua strada Skorupski con una doppia parata prodigiosa su Rigoni prima e Trajkovski poi. Gli ultimi tentativi falliti di una serata completamente storta.