PALERMO. Beppe Iachini ha vinto ancora una volta. Il tecnico rosanero, vincendo a Bologna, ha messo qualche bullone in più alla sua panchina e adesso può guardare con ottimismo al futuro. Lunga intervista al “Giornale di Sicilia”, l’allenatore marchigiano non ha mai temuto l’esonero:
“I risultati parlano per me – spiega – Io non ho mai dubitato di Zamparini, e sono felice per la squadra. Adesso ripartiamo. Esonero? Le voci non mi hanno dato fastidio, il mio lavoro e quello di staff e squadra parla da solo ed è più forte di tutte le chiacchiere. Abbiamo portato a casa risultati tangibili, in termini di squadra, di valorizzazione dei giovani e di conti economici. Mai dubitato del presidente, non ho mai pensato che sondasse qualche collega. Mi attenevo a quelli che erano i nostri colloqui, a certi concetti ribaditi prima a me e poi a tutta la squadra. Magari in passato era andata in un determinato modo, ma il presente è un’altra storia. Dietro quello che abbiamo costruito in questi due anni e mezzo ci sono lavoro e principi che Zamparini apprezza. Il presidente ha questa immagine di uomo burbero e incazzoso, ma è un uomo dal cuore d’oro e disponibile. Lo fregano la partita e le ore successive”.
La vittoria di Bologna ha regalato serenità e ottimismo a tutto il gruppo: “Più che per me, sono contento per i ragazzi. In settimana spingevano al massimo, ma ultimamente non raccoglievano. I tifosi l’anno sempre difeso. Merito dell’amore che nutrivano per quel centrocampista degli anni Novanta? “Quel ragazzo non c’è più, ora fa l’allenatore. L’affetto della gente m’inorgoglisce. Il pubblico si fida del nostro lavoro, capisce che con serietà e impegno intendiamo sopperire alle carenze che abbiamo. Alla tifoseria chiedo un pò di pazienza e dico che, coi nostri pregi e coi nostri difetti, recupereremo ancora terreno, battagliando e cercando soddisfazioni”.
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