PALERMO. C'è aria di restaurazione, ovvero di ritorno al passato. Alle soluzioni più collaudate, ovvero ai cinque difensori con una sola punta. Chiamiamolo effetto «Meazza», o se vogliamo effetto paura. Perché un po' come accadde lo scorso anno dopo le partite contro Lazio ed Empoli Iachini sembra intenzionato ad ingranare la marcia indietro, archiviare la difesa a quattro e i tre attaccanti per tornare all'usato sicuro. Se così sarà - le ultime prove vanno in questa direzione ma c' è sempre l'allenamento di oggi per cambiare idea- resterà fuori Quaison per fare posto a un difensore in più. Come se nelle partite di Milano o contro il Carpi i gol subiti siano da addebitare al modulo tattico e non piuttosto alle carenti condizioni di forma di qualche rosa. Gonzalez, per esempio. Ma anche Jajalo e Lazaar non stanno facendo bene e non si può dire che El Kaoutari abbia incantato. Però, al Palermo le cose vanno così e quando c'è da superare l'emergenza (aggravata dal forfait di Sorrentino che non è stato convocato per un affaticamento ad un polpaccio), non avendo alternative tec niche valide in organico, l' unico strumento possibile è blindare la squadra fortificando la fase difensiva. Quasi a dire: intanto proviamo a non perdere. Anche perché domenica c'è la difficile trasferta di Torino. Un filotto di sconfitte potrebbe rendere instabile la panchina di Iachini, più volte in questi giorni criticato dal presidente Zamparini. DAL GIORNALE DI SICILIA DEL 23 SETTEMBRE