BAD KLEINKIRCHHEIM. Ha il volto rilassato di chi è sicuro di sé e non vede l' ora di giocarsi le sue chances. Aleksandar Trajkvoski si presenta così: capelli corti e braccia tatuate. Dentro, la voglia matta di stupire i suoi nuovi tifosi e la freschezza dei suoi ventitré anni. L' attaccante, classe '92, non sa parlare ancora in italiano ma conosce perfettamente il linguaggio del pallone.
Gli sono bastati pochi giorni per ambientarsi rapidamente con i nuovi compagni mettendosi da subito a disposizione di Iachini.
«Da piccolo ho sempre sognato di giocare in un grande campionato europeo e la serie A è uno di questi - racconta -. Sono felicissimo di essere arrivato in Italia e sono ancora più felice di allenarmi con questo gruppo». Dice di ispirarsi ai suoi idoli Hazard del Chelsea e Iniesta del Barcellona, mica poco. Eppure, sve la come dalle loro gesta si sia avvicinato al calcio professionistico. «Giocatori di questo calibro ti insegnano tanto, ti lasciano qualcosa dentro. Sono grandissimi calciatori e da loro si può apprendere tantissimo».
Segnalato al Palermo da Danko Dikic, agente di Mato Jajalo, Trajkovski è stato uno dei primi acquisti della campagna estiva dei rosanero. Zamparini ha investito due milioni di euro per portarlo in rosa e il ragazzo si è legato alla società di viale del Fante con un contratto quinquennale.
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