PALERMO. Un anno bellissimo, quello che verrà ancora di più. La promozione, i record, una prima parte di campionato in A degnissima, un giocatore che può fare ricche le casse. C'è il profumo di una volta a Palermo, quello che si mettono addosso le squadre che stanno nelle zone nobili della classifica. E c'è la sensazione di avere aperto un nuovo ciclo, con un allenatore saldo al comando e una squadra che ha un'anima e un gioco. «È così, siamo all'inizio di una nuova era - ammette il presidente Maurizio Zamparini -. Dopo la retrocessione è stato come ricominciare daccapo. Il 2014 è stato un anno bellissimo, ma sono convinto che il 2015 ci riserverà ancora più soddisfazioni. Ma dobbiamo stare subito attenti al Cagliari, soprattutto adesso che ha cambiato allenatore. La nostra garanzia è Iachini».
La continuità tecnica quindi paga…
«Io non ho mai dubitato del lavoro di Iachini, semmai di qualche altro sì…».
Si riferisce a Ceravolo?
«Sì, ho deciso di cacciarlo perché era in antitesi con Iachini. A Ceravolo avevo detto di entrare in punta di piedi, lui invece è andato in tackle e ha fatto una brutta fine».
Gli rimprovera anche qualche acquisto sbagliato?
«Mi sono fidato di lui, mi aveva assicurato che Makienok e Bamba erano adatti per la Serie A, invece non è proprio così. Il danese non si è mai inserito, non è adatto al tipo di gioco di Iachini. L'ivoriano è stato una delusione. Stiamo cercando di piazzarli sul mercato, ma non sarà facile».
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