PALERMO. Per il Palermo si chiude un 2014 straordinario, fatto quasi sempre di vittorie, di gioie, di riscatti, di giorni da ricordare. Una cavalcata vincente quella del Palermo che dalla serie B ha fatto il grande salto in serie A, senza scossoni, senza perdere più una partita, giocando con grinta e tenacia, rabbia e determinazione. Il Palermo ha dominato il campionato di B, vincendolo con grande anticipo e segnando una serie di record come quello dei punti e delle vittorie consecutive in trasferta. Un Palermo schiacciasassi che non ha cambiato tantissimo in estate, qualche ritocco e nulla più, l’ossatura della squadra è rimasta sempre la stessa, non è cambiata e allora anche in serie A non sono mancate le soddisfazioni. Un inizio un po’ balbettante, con la sconfitta di Verona e poi la doppia pesante debacle contro Lazio ed Empoli. Ma dopo il ritiro punitivo i Friuli, il Palermo ha decisamente cambiato volto, rinforzato nel carattere e nella mentalità. La squadra non ha perso più, eccezion fatta per il ko allo Juventus Stadium, una sorta di tassa per tutte le piccole squadre. Poi solo vittorie, come quella ottenuta a San Siro contro il Milan, o quella fondamentale in casa contro il Cesena, grazie al primo gol del Pipo Gonzalez. Ma questo Palermo gioca anche bene, crea e diverte. Ha chiuso il 2014 con 22 punti in classifica e con il record delle otto partite consecutive senza perdere, record di Iachini e di una squadra che non perde più. Un anno bellissimo, con le sorprese Vazquez e Dybala, gioielli rosanero che adesso tutti guardano e che il Palermo si gode. I due argentini sono il presente ma soprattutto il futuro del club di viale del Fante, visto che le offerte per loro non mancano e alla fine se dovessero andare via, il Palermo concretizzerebbe due importanti plusvalenze. Ma è stato anche l’anno di una conferma come Edgar Barreto, capitano indomabile che sembra avere ormai giurato fedeltà ai colori rosanero. E’ stato però soprattutto l’anno di Beppe Iachini, uomo dei record, anche per essere riuscito a restare saldamente seduto sulla panchina rosanero. Adesso il Palermo sta bene, è guarito da tanti “malanni” e spera in un 2015 ancora più bello, ancora più positivo.