BERGAMO. "Abbiamo una bella occasione per allungare il distacco sul terzultimo posto. Ma di fronte avremo un Palermo con un Dybala che fa la differenza". Stefano Colantuono indica il pericolo pubblico numero uno alla sua Atalanta. Domani bisognerà guardarsi dal folletto rosanero che, osserva il tecnico, "quest'anno è letteralmente esploso". Occorrerà anche ritrovare la via del gol, nuovamente smarrita a Roma contro la Lazio. "Può darsi che confermeremo i due attaccanti, oppure potremmo tornare al centrocampo a quattro...." buttà lì Colantuono, senza svelare le sue vere intenzioni. Vista però la scarsa forma di Gomez ("non è al top, durante la paura rifarà la preparazione") è lecito ipotizzare un centrocampo a tre (Baselli-Cigarini-Carmona) con Moralez dietro due punte, verosimilmente Denis e Boakye. Zappacosta invece tornerà a fare il terzino, con Benalouane al centro della difesa. Formazione a parte, conterà far punti e muovere la classifica. "Tenteremo di far ella partita, come sempre accade in casa nostra. Vincendo potremmo avvicinarci a quella quota 21 raggiunta lo scorso anno al termine dell'andata - sottolinea il tecnico nerazzurro -. Ci proveremo, anche se in questo momento abbiamo qualche difficoltà. Soprattutto legate agli infortuni però, perché psicologicamente stiamo bene. Se così non fosse, non avremmo ribaltato la partita con il Cesena". Contro i romagnoli arrivò qualche fischio di troppo che infastidì allenatore e squadra. "Il mio pensiero l'ho già espresso, è finita lì - ribadisce Colantuono -. Domani mi aspetto il tifo di sempre, del resto il sostegno della gente in questi anni non ci è mai mancato. Ma se anche non dovesse essere così, dovremo pensare solo a fare risultato. Una bella vittoria ci regalerebbe un Natale sereno".