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Palermo, l'Udinese senza Di Natale
Iachini lancia Maresca dal primo minuto

PALERMO. Pochi dubbi, formazione quasi fatta. Iachini ha già in mente l’undici da opporre a Stramaccioni. Il Palermo vuole ancora vincere, vuole sfruttare il momento positivo, “carpe diem” e allora 0ggi al Barbera cercherà di dare seguito alla mini striscia positiva grazie alle vittorie su Chievo e Milan.

Il pericolo numero che si chiama Totò Di Natale, non ci sarà, ed è certamente un’ottima notizia visto che ha sempre fatto male al Palermo. La conferma della sua assenza è arrivata direttamente dalle parole di Stramaccioni. Zamparini auspica un cambio di trend, “ho perso troppe volte contro l’Udinese” e in effetti non ha torto, visto che negli ultimi precedenti, i friulani hanno sempre fatto male ai rosanero. Ultimo match quello di due anni fa, giocato al Barbera e vinto dai bianconeri per 3-2, una partita che sancì virtualmente la retrocessione del Palermo in serie B.

E come non dimenticare il famoso 0-7. Insomma, Udinese bestia nera. Iachini per dare vita ad un nuovo ciclo si affiderà a Maresca. La sua prestazione a San Siro è stata sontuosa e allora maglia confermata per l’ex Juventus. Maresca giocherà assieme a Rigoni e Barreto, con Bolzoni che partirà dalla panchina. scelte fatte anche sulle corsie esterne, con Pisano che rileverà verosimilmente lo squalificato Morganella sulla destra, sulla sinistra spazio a Lazaar.

In attacco tutto confermato con Vazquez e Dybala all’assalto della difesa friulana. E in retroguardia Munoz-Gonzalez-Andelkovic. Tutto pronto quindi, anche se c’è ancora tempo per cambiare, ma stando alle ultime indiscrezioni che arrivano da Boccadifalco, non dovrebbero esserci cambi dell’ultim’ora. Un Palermo che è in grande forma e che fa paura al tecnico dell’Udinese Stramaccioni: “Incontriamo un Palermo che vive un gran momento – dice in sala stampa l’allenatore bianconero - non è solo euforia ma ci sono prestazioni frutto del lavoro sul campo. Abbiamo metabolizzato le due sconfitte ma ora non bisogna rispondere a parole, servono i fatti sul campo".

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