Palermo

Domenica 10 Agosto 2025

Confcooperative, Mancini: «Insensata riduzione delle risorse, siamo a un punto di non ritorno»

«La rete di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati (Msna) della Sicilia è al collasso, messa in ginocchio da un’insensata riduzione delle risorse economiche e da una preoccupante superficialità da parte di molte amministrazioni locali. Le cooperative sociali, da anni in prima linea nella gestione di un fenomeno complesso e in continua evoluzione, non possono più sostenere un peso che rischia di schiacciare un intero sistema». Lo afferma Il presidente di Confcooperative, Gaetano Mancini, parlando di «punto di non ritorno». «Dopo anni di impegno, investimenti e sacrifici per garantire un’accoglienza dignitosa a questi ragazzi - aggiunge Mancini - ci ritroviamo con un sistema in ginocchio, affamato di risorse e ignorato dalle istituzioni. iloverno, con una politica di drastica riduzione dei fondi, ha di fatto indebolito la capacità di risposta delle cooperative, rendendo insostenibile la gestione quotidiana dei centri». Il vicepresidente di Confcooperative Sicilia e presidente per la provincia di Agrigento, Antonio Matina, definisce "inaccettabile la scelta politica che ha come unica conseguenza il deterioramento delle condizioni di accoglienza e l'aggravamento delle difficoltà per gli operatori». «A questo si aggiunge la preoccupante indifferenza di molti sindaci della provincia», che, dice Matina, «temiamo che si stia affrontando la questione con molta superficialità». Sembra che il problema non li riguardi, ma il crollo di questo sistema avrà ripercussioni su tutta la comunità, non solo sulle cooperative." La Confcooperative - Federsolidarietà Sicilia, con il presidente Salvo Litrico, chiede un incontro urgente con Ancii Sicilia per «portare direttamente al tavolo del Governo la drammatica situazione Siciliana e la necessità di una revisione immediata delle politiche di finanziamento e di una maggiore assunzione di responsabilità da parte degli enti locali». «Non possiamo più aspettare - conclude Mancini - siamo pronti a rappresentare la questione a livello nazionale. Chiediamo risposte concrete e immediate per salvare il sistema di accoglienza e, soprattutto, per garantire un futuro ai minori che affidiamo alle nostre cure».

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