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Palermo, Lagalla ai sindacati sulle partecipate: «Spiace leggere giudizi impropri»

Il sindaco: «Un Comune lasciato senza bilanci approvati dal 2019, incapace di fare spesa e investire»

«Spiace leggere impropri giudizi espressi dalle organizzazioni sindacali confederali nei confronti dell’amministrazione comunale, sbrigativamente considerata immobile e inerte davanti alle emergenze della città. Evidentemente gli improvvisati giudizi non tengono conto delle 1.500 bare al cimitero dei Rotoli rimaste insepolte per anni o di un Comune lasciato senza bilanci approvati dal 2019, incapace di fare spesa e di investire su infrastrutture e servizi per i cittadini, così come ora si sta facendo, una volta faticosamente ricostituiti gli equilibri di bilancio". Lo dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

«Sfugge, inoltre, che, nell’ambito delle attività proprie del Comune e delle aziende municipalizzate, le organizzazioni sindacali di categoria vengono regolarmente convocate e coinvolte. Chiarito, dunque, che l’odierna sollecitazione dei sindacati riguarda solo problematiche di ordine generale, si ricorda che le stesse organizzazioni confederali sono state già ricevute più di una volta e che è stata concordata l'istituzione di un tavolo di confronto, affidato alla Direzione generale, che ha svolto la sua ultima riunione, riguardante la spesa Pnrr, non molte settimane or sono».

«È, altresì, doveroso ricordare, solo per fare un esempio, che questa amministrazione, dopo anni di immobilismo, si è impegnata ad adottare nuove politiche del personale, tornando ad assumere e portando a 30 ore metà dei dipendenti comunali, fin lì impiegati part-time a 13, 14 o 16 ore. Oggi vi è anche la concreta prospettiva di portare a full-time tutti questi lavoratori. Sorprende, infine, la gratuita dichiarazione resa a corollario, nell’occasione, da un consigliere di opposizione, il quale, visti i danni che il rinnovato governo della città è stato chiamato a riparare dall’inerzia degli anni precedenti, avrebbe più opportunamente dovuto scegliere la via del silenzio. A questo punto, viene da pensare che lo stesso, durante la passata legislatura, sia stato talmente impegnato a ricevere i sindacati, da non trovare il tempo per lavorare sulle emergenze della città, così come va fatto nell’interesse dei cittadini che reclamano atti concreti e migliori servizi. In ogni caso, chi mi conosce sa che non mi sono mai sottratto al doveroso confronto con le parti sociali e tale abituale comportamento non è e non sarà disatteso neanche questa volta» conclude il primo cittadino palermitano.

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