Palermo

Lunedì 25 Novembre 2024

Omicidio Pandolfo, assolto uno dei minorenni accusati del delitto

PALERMO. Fu il primo ad essere arrestato e pure a confessare di aver ucciso l’imprenditore Massimo Pandolfo, massacrato con 40 coltellate e sfigurato con una pietra, nella notte tra il 25 ed il 26 aprile del 2013 al Teatro del Sole. Aveva appena 17 anni allora e oggi, nonostante tutto, è stato assolto dal tribunale dei minori.
Il ragazzo, dopo una prima confessione in cui sosteneva di aver ammazzato Pandolfo dopo una lite legata ad un rapporto sessuale a pagamento, ritrattò e disse di non c’entrare nulla con l’omicidio. L’anno scorso venne comunque rinviato a giudizio, anche se, nel frattempo, per lo stesso delitto vennero arrestate altre tre persone che hanno sempre escluso la partecipazione del minorenne.
L’inchiesta a carico del ragazzo che oggi è stato assolto fece finire in carcere anche padre Aldo Nuvola, un tempo parroco di Regina Pacis: la prima chiamata che il giovane avrebbe fatto dopo l’omicidio sarebbe stata diretta proprio al prete. Intercettandolo, i carabinieri scoprirono un presunto giro di prostituzione minorile, ovvero che Nuvola, finito sotto processo, avrebbe fatto regali a diversi minorenni in cambio di rapporti sessuali con loro.
Non è chiaro perché il giovane assolto oggi si sia inizialmente attribuito la responsabilità di un delitto così efferato.
Per le altre tre persone finite sotto inchiesta per l’omicidio – Giuseppe Pollicino, 19 anni, Giuseppe Managò di 36 e Marco Sanfratello di 18 – si attende la conclusione delle indagini. Hanno tutti escluso la presenza del minorenne al Teatro del Sole quella notte ed hanno fatto delle ammissioni: Pandolfo sarebbe stato ucciso perché avrebbe costretto Pollicino ad avere rapporti sessuali con lui ed anche a prostituirsi.

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