PALERMO. Incredulità e sgomento al Villaggio Santa Rosalia per la morte di Sebastiana Coppola, la donna di 78 anni, uccisa dal marito con decine di colpi di un appendiabito. Salvatore Li Greci, 80 anni, ha ammesso immediatamente di avere ucciso la moglie. “Ho fatto una fesseria – ha confessato ai carabinieri - L'ho uccisa perchè si lamentava per i soldi della pensione. Ne voleva sempre di più”. L'ultima lite, l'ennesima è finita nel sangue. Ad avvertire i sanitari del 118 forse è stato lo stesso marito che aveva pochi minuti prima colpito a morte la moglie. Più volte polizia e carabinieri erano intervenuti in via San Raffaele Arcangelo al civico 10 per cercare di riportare la calma tra i due coniugi. La moglie negli anni scorsi aveva anche tentato il suicidio. L'avevano salvata i condomini intervenuti. Si era legata una corda al collo. “Una famiglia come tante – racconta un vicino di casa –. Litigavano spesso. Ma nessuno poteva immaginare che sarebbe finita così”. Più volte erano stato i condomini a chiamare le forze dell'ordine. “Lavoro qui da 20 anni – racconta il portiere dello stabile – Gaspare Claves –. Certo litigavano ogni giorno. Nonostante tutto erano persone per bene. Ieri stesso mentre i carabinieri se lo portavano via, Salvatore Li Greci si è fermato a salutarci. Purtroppo aveva quegli scatti d'ira, forse provocati dalla malattia che lo hanno reso sempre più irascibile”. Fino a ieri mattina in quartiere in molti avevano visto la signora. “E' venuta a fare la spesa – racconta il salumiere Gianni Calì – Una signora per bene. Il marito aveva seri problemi mentali. La signora si lamentava sempre che i soldi non le bastavano mai. Lui la teneva a stecchetto”. La coppia negli anni passati aveva perso un figlio morto per overdose. Una tragedia che aveva sconvolto la vita dei due coniugi. Da quel momento le liti erano diventate quotidiane.
Intanto, si svolgerà questo pomeriggio, nell'Istituto di medicina legale di Palermo l'autopsia su Sebastiana Coppola. Il pm Rita Fulantelli ha chiesto al gip la convalida del fermo dell'uomo, arrestato dai carabinieri dopo l'omicidio e reo confesso, e chiederà anche che a Li Greci, nonostante l'età, venga applicata la custodia cautelare in carcere per eccezionali esigenze cautelari. Secondo il racconto dell'aggressore, che aveva delegato alla moglie la riscossione della pensione, la lite sarebbe scoppiata perchè la donna non gli consegnava tutto il denaro che lui le chiedeva. Gli inquirenti stanno tentando di accertare anche che uso facesse l'uomo dei soldi. Li Greci ha colpito la moglie con il bastone di una scopa. Sarà l'autopsia a chiarire quanti colpi abbia sferrato. A chiamare i carabinieri sono stati i vicini della coppia cui si era rivolto lo stesso Li Greci dopo il delitto. Il corpo era riverso nel corridoio dell'appartamento a faccia in giù, in un lago di sangue.
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