PALERMO. Detenuto ferisce con un’arma rudimentale un poliziotto penitenziario in servizio all’Ucciardone. Un’aggressione brutale, improvvisa, che al malcapitato, un assistente capo quarantenne originario del Trapanese, è costata un profondo taglio al braccio destro. Medicato con otto punti di sutura al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia, ne avrà per almeno dieci giorni. È accaduto domenica pomeriggio alla «nona sezione», reparto di massima sicurezza al piano terra del carcere borbonico di via Enrico Albanese. Area tristemente famosa, la «nona». Soprattutto nel periodo a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta, quando le inchieste del maxiprocesso riempivano quelle celle di capomafia da tutto lo Stivale.
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