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Palermo, quattro quartieri si fermano per l'ultimo saluto ad Alex e Litterio

PALERMO.  Quartieri che sono il cuore pulsante della città, quartieri che questa mattina si sono fermati per dare l'ultimo saluto a due giovani sfortunati. Brancaccio, Ballarò, Villaggio Santa Rosalia, Albergheria, tutti ai piedi di Litterio Russo, deceduto lunedì sera dopo uno schianto in via Ernesto Basile, e Alex Battaglia, che per tre giorni ha lottato contro la morte nel reparto di rianimazione dell'ospedale Civico dopo un drammatico incidente in via Amedeo D'Aosta sabato sera, ma purtroppo non ce l'ha fatta. Due giovani uniti da un destino assurdo, beffardo, incredibile.


Litterio viveva con la sua famiglia nel villaggio Santa Rosalia, ma a Ballarò aveva un'altra famiglia, quella dei suoi amici. Il corteo è iniziato alle 9.30 del mattino, e ha raggiunto la chiesa di San Nicolò di Bari, all'Albergheria, seguito da centinaia e centinaia di persone. Al funerale c'era anche il padre di Litterio, Domenico, un operaio della Gesip, che al momento della morte del figlio era ricoverato a Villa Sofia nel reparto di chirurgia vascolare, dove ha subito un delicatissimo intervento alle gambe. Appena ha saputo della tragedia ha firmato per essere dimesso volontariamente, ha voluto stare vicino alla famiglia a tutti i costi. “Erano legati, legatissimi – dicono gli amici – la sua malattia per Litterio era stato un duro colpo, ma come tutti aveva cercato di reagire”. 


Nello stesso momento in via Conte Federico, nella chiesa della Madonna delle Grazie, decine di amici piangevano di fronte la bara di Alex Battaglia. “Ci abbiamo sperato fino all'ultimo, Alex ha lottato come un leone ma non ce l'ha fatta – dicono tra le lacrime chi lo conosceva". Un pensiero anche a chi ha avuto donati gli organi di Alex, subito dopo la morte del ragazzo. Un pensiero che dà, per quanto possibile, gioia e speranza in una storia davvero drammatica e triste.

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