PALERMO. Per ricordarlo gli hanno dedicato persino un «hashtag». Perché oggi il racconto del dolore passa anche, se non soprattutto, dai social network.
A poche ore dalla notizia della morte di Litterio Russo, il ventunenne rimasto ucciso lunedì sera nell'incidente stradale di via Ernesto Basile, nei pressi di via Antonio Alessi, amici e parenti hanno creato su Facebook una pagina che in pochissime ore si è riempita di fotografie, immagini, pensieri dedicati a lui. Per fissarne la memoria nel luogo, ormai, più comune di tutti: il web.
«Una tragedia – scrivono alcuni, in un post più lungo degli altri –. Sentire il tuo nome al telegiornale, che strano effetto. Sei andato via troppo in fretta, hai lasciato un dolore incolmabile alla tua famiglia e ai tuoi amici. Noi amici tuoi, alcuni conoscenti altri vecchi compagni di scuola (aveva frequentato l'istituto tecnico commerciale Ferrara, ndr), siamo qui a ricordarti e a lasciare un segno di tutto ciò che è successo».
Ma tra i messaggi e le foto, anche quelli pubblicati a nome di un intero quartiere: «Ballarò ti porta nel cuore – scrivono –. Ti ricorderemo così, un ragazzo con una voglia di vivere pazzesca. Spacca il mondo Littè». E a volere lasciare un messaggio per #Litterio – questo il suo hashtag – è stato anche chi il giovane originario del Villaggio Santa Rosalia non lo conosceva: «Non ti conosco, ma mi dispiace per te. È come se ti conoscessi da tanto, riposa in pace».
Litterio Russo è morto mentre viaggiava a bordo di una Toyota Yaris che è finita contro un albero. Sul posto sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per estrarlo dalla vettura, ma i medici del «118» non hanno potuto fare altro che constatarne la morte. Vana la corsa in ospedale. «È finito tutto lì, tutto contro quell'albero, quel maledetto albero – si legge ancora nella pagina Facebook ribattezzata “Litterio Russo sei nei nostri cuori” -. Adesso sei solo un angelo, quello più bello del Paradiso. Adesso sei lassù, ci manchi a tutti qui. Ti vogliamo sempre bene – concludono –. Anche se non ci sei più, il tuo ricordo non svanisce mai».