PALERMO. «Siamo passati da una città dove la peste è stata la mafia a una città in cui la peste è la mafiosità, che va affrontata in modo complesso e che presuppone un cambiamento culturale. Siamo passati da una città che considerava il festino di Santa Rosalia come la festa di corso Vittorio Emanuele, poi come la festa del centro storico e poi come la festa della città. Adesso siamo passati a una festa che è anche di altre città». Lo ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del 390/mo festino di Santa Rosalia. Orlando ha poi aggiunto: «Quest'anno saranno presenti i sindaci di Campofelice di Roccella e di Santo Stefano di Quisquina. Il quattro settembre si inaugurerà il cammino che collegherà il santuario di Monte Pellegrino a Quisquina». «Quest'anno il festino - ha aggiunto - è dentro la crisi, oltre la crisi. Santa Rosalia manda un messaggio di una povertà scelta».
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