PALERMO. Imprenditrici, scrittrici, casalinghe, docenti universitarie, mediatrici culturali palermitane. Saranno le donne le protagoniste del 390esima edizione del tradizionale Festino di Santa Rosalia a Palermo, targato MyMoon, la società che, dopo 20 anni dall'ultima volta, si è aggiudicata la gara per l'organizzazione della manifestazione. Per la tradizionale sfilata lungo il Cassaro al Foro italico, il carro trionfale, con la statua della Santa, realizzato anche quest'anno dallo scenografo Renzo Milan, sarà metafora della Chiesa in movimento perenne. Ad intonare canti devozionali e «triunfi» saranno due donne, Anita Vitale e Marcella Nigro, accompagnate dall'Orchestra di Tamburi dal mondo con un programma ideato dal musicista siciliano Mario Incudine. «Il festino è un unicum - ha detto la regista Monica Maimone di Mymoon - nessun patrono è stato in grado di produrre cultura, quanto Santa Rosalia. Attorno a lei si è creato un mondo, poi sfociato nella festa laica. Il 14 luglio la città celebra la Santa e celebra se stessa. A differenza dalle edizioni precedenti, più che i miracoli, racconterà la vita di Rosalia: il suo rifiuto del privilegio di nascita, la volontà di prendersi cura degli umili, dei poveri. Tutti caratteri che trovano oggi una forte risonanza nella svolta 'rivoluzionarià impressa alla Chiesa da Papa Francesco». A differenza delle precedenti edizioni, il budget stanziato dal Comune, quest'anno, per il Festino è il più basso degli ultimi venti anni ed è pari a 330 mila euro. La stessa cifra spesa nel 1995 (630 milioni di lire), quando la MyMoon (all'epoca Studio Festi) ha organizzato a Palermo la manifestazione per la prima volta.