Palermo

Martedì 26 Novembre 2024

Monreale, arcivescovo Pennisi: "No ai mafiosi nelle nostre confraternite"

PALERMO. «Ho emesso un decreto con cui obbligo tutte le confraternite dell'Arcidiocesi a inserire nello statuto che non possono farne parte gli appartenenti ad associazioni mafiose». Lo ha detto Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale in occasione della chiusura dell'anno accademico del centro Studi Culturale del Parlamento della Legalità.     «La lotta alla mafia, il contrasto alle piaghe del pizzo e dell'usura e la moralizzazione della vita pubblica - ha aggiunto - passa attraverso un rinnovato impegno educativo che porti ad un cambiamento della mentalità, che deve iniziare fin da bambini. Per contrastare questi fenomeni criminali è necessaria una  mobilitazione delle coscienze che, insieme ad un'efficace azione istituzionale e ad un ordinato sviluppo economico, può frenare e ridurre il fenomeno criminoso».     Per l'arcivescovo «è un segno positivo l'attuale sensibilità che la Chiesa italiana, a vari livelli, mostra nei confronti del fenomeno mafioso. È una sensibilità che si esprime nella denuncia dal pulpito e in una serie di iniziative concrete volte a creare un costume e una mentalità alternativi a quella della cultura in cui alligna la mafia».   «In Sicilia l'educazione alla legalità e alla socialità, cioè al bene comune, deve essere una priorità - ha osservato - Deve essere chiaro che l'educazione rappresenta il bene pubblico per eccellenza, quindi qualunque istituzione pubblica deve essere interessata al fatto che ci sia un'educazione integrale e di qualità.    «È un momento di condivisione culturale - ha sottolineato il presidente del Parlamento della legalità Nicola Mannino - a favore dei grandi valori della vita».

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