PALERMO. «Appena usciranno i nomi dei consiglieri indagati per voto di scambio, ne chiederemo le dimissioni. Martedì ci sarà la prima seduta del consiglio comunale di Termini Imerese, speriamo di avere notizie prima che ci sia il giuramento dei consiglieri». Lo dice Luigi Sunseri, il candidato a sindaco de Movimento Cinque Stelle a Termini Imerese, sconfitto da Salvatore Burrafato. Nella cittadina da venerdì scorso non si parla d'altro che dell'inchiesta che coinvolge due consiglieri comunali (secondo le indiscrezioni, uno sarebbe stato eletto nella lista del Pd, l'altro in una civica) indagati per voto di scambio. I carabinieri venerdì mattina hanno sequestrato nelle loro abitazioni documenti pc e cellulari. In Procura le bocche rimangono cucite. L'inchiesta è molto delicata. Il clima di tensione per un eventuale voto di scambio era già emerso in campagna elettorale, tanto che un candidato sindaco si era fatto stampare fac-simili raffiguranti biglietti da 100 euro da distribuire alla popolazione con su scritto «ama la tua città non venderla al miglior offerente».