PALERMO. Avrebbe avuto un ruolo nell'organizzazione della rapina, finita nel sangue, alla
titolare della farmacia di Blufi nel palermitano. Con questa accusa Patrizia Porcello, 36 anni, è stata arrestata dai carabinieri della compagnia di Petralia Sottana, ad Arese in provincia di Milano dove si era trasferita. La sera del 21 novembre del 2013 venne uccisa nel corso di una rapina Giuseppina Jacona, 79 anni. Con l'accusa di omicidio erano stati arrestati Angelo Porcello 51 anni e Gandolfo Giampapa di 19 anni. I due avrebbero tentato di portare via un tesoretto che si trovava dentro l'abitazione della farmacista. Nel corso di un primo sopralluogo in casa vennero trovati 250 mila euro in contanti. Successivamente altri 368 mila euro. Poco dopo l'omicidio venne arrestato il 19enne mentre usciva dalla farmacia. Poi grazie ad alcune testimonianze i carabinieri hanno fatto irruzione in casa di Angelo Porcello. Qui furono trovati 14.760 euro e, in un nascondiglio nel bagno, i vestiti sporchi di sangue. Sarebbe stato lo stesso Porcello a uccidere la farmacista con un taglio alla gola. Le indagini hanno fatto luce sul ruolo di Patrizia Porcello, nipote di Angelo. La donna sarebbe stata consapevole della rapina organizzata dallo zio e lo avrebbe sostenuto anche garantendo, una volta messo a segno il colpo, di nascondere i soldi trovati in casa. I due, zio e nipote, dopo la rapina aveva intenzione di vivere insieme e costruirsi una nuova vita. La donna si trova rinchiusa a San Vittore.