PALERMO. Diversi secoli di carcere sono stati richiesti dai pm Francesco Del Bene e Daniele Paci per i 54 imputati coinvolti in tre filoni di indagine collegati all'operazione «Nuovo mandamento» che ha ricostruito le attività di diverse famiglie mafiose di Monreale, Partinico, San Giuseppe Jato, Camporeale, Altofonte, Borgetto e Giardinello. Il processo si svolge con il rito abbreviato davanti al gup Gioacchino Scaduto. Tra gli imputati di spicco c'è Antonino Sciortino, 51 anni, scarcerato due anni fa dopo avere scontato una condanna per associazione mafiosa. La sua ascesa ai vertici dell'organizzazione è passata anche attraverso regolamento di conti. Le microspie hanno registrato la pianificazione di un caso di lupara bianca. Per Sciortino i pm hanno chiesto la condanna a 18 anni. Chieste pene pesanti anche per Salvatore Mulè (20 anni), Giuseppe Speciale (14 anni), Francesco Lo Cascio (ergastolo), Giuseppe Lo Voi (20 anni), Vincenzo Madonia (14 anni). Per Giuseppe Micalizzi, il pentito che ha permesso di svelare le attività dei mandamenti, sono stati chiesti 4 anni di carcere per associazione mafiosa e occultamento di cadavere.