"Favorirono la latitanza di Provenzano", al via a Palermo il processo d'appello per Mori e Obinu
PALERMO. Si è aperto questa mattina, con la relazione introduttiva, il processo d'appello al generale dei carabinieri Mario Mori e al colonnello Mauro Obinu. Per entrambi l'accusa è di favoreggiamento aggravato alla mafia. I due, assolti in primo grado con formula piena, sono
accusati di non avere catturato, ad ottobre del 1995 il boss Bernardo Provenzano consentendogli, così, di rimanere latitante. Il processo si svolge nell'aula bunker del carcere Pagliarelli davanti alla quinta sezione della corte d'appello di Palermo, presieduta da Salvatore Di Vitale. L'accusa è rappresentata dai procuratori generali Roberto Scarpinato e Luigi Patronaggio.
Mori, ha presentato venerdì scorso alla Procura di Roma un esposto in relazione alle dichiarazioni rilasciate da Massimo Ciancimino e dal procuratore aggiunto di Palermo Vittorio Teresi ad alcuni organi di stampa, nei mesi scorsi, con le quali si definisce «una vergogna» (Ciancimino) ed «eticamente sbagliata» (Teresi) la richiesta, avanzata da Mori e
dal colonnello Giuseppe De Donno, di trasferimento del processo trattativa Stato-mafia presentata per rischio per la pubblica incolumità e la sicurezza. La richiesta di trasferimento fu poi respinta dalla Cassazione.