PALERMO. L’ordinanza di chiusura al transito dei veicoli in via Bonanno, nelle ore serali, è scattata il 30 luglio 2013. Da quando nel monte sacro venne riscontrata la presenza di cinghiali, che con il loro passare facevano cadere su strada pericolosi massi. Oggi la presenza dell’animale su Monte Pellegrino è diventata non solo una certezza, ma soprattutto un’emergenza, alla quale la riserva da sola non può far fronte. I cinghiali sono aumentati di numero. Occorre che venga stipulato un progetto per la cattura e l’abbattimento della specie e fondi necessari affinché vada in porto. Ma occorre soprattutto che ciò venga fatto al più presto, prima che gli animali deturpino irrimediabilmente il paesaggio. L’assessorato regionale al Territorio e all’ambiente, però, non ha ancora pronto un piano per la cattura. Così, dall’assessorato all’Agricoltura arriva voce di una possibile collaborazione.
Di questo si è parlato ieri ai microfoni della trasmissione Ditelo ad Rgs: «La riserva va salvata e noi lo chiediamo da troppo tempo - ha affermato Salvatore Palascino, responsabile della riserva –. Nel frattempo il numero degli animali è aumentato, secondo le tracce che abbiamo trovato, si parla di più di un centinaio di capi. E bisogna considerare che si tratta di una cifra soggetta a cambiare nei prossimi mesi, visto che siamo nel periodo dell’accoppiamento». Tracce che attestano la presenza degli animali, per il momento, sono state trovate nella zona che costeggia il primo ed il secondo tornante di via Bonanno. Ma anche nei pressi della zona dell’Addaura e all’interno del cimitero dei Rotoli. Nel camposanto si sono introdotti scavando dei profondi varchi nella parete rocciosa. «Chiediamo da circa un anno che questi varchi vengano chiusi» sottolinea Palascino. Ed ecco che dopo tempo, sembra che qualcosa finalmente si stia per muovere. Buone notizie, infatti, sono in arrivo: «Per quanto riguarda i varchi scavati nel cimitero, ci faremo carico del problema al più presto» fa sapere l’assessore comunale, Giusto Catania. Per il resto, ossia, per il piano che prevede la cattura e l’abbattimento della specie, si mobilità l’assessorato all’Agricoltura. Decisione, questa, pervenuta dopo che l’assessorato al Territorio e all’ambiente ha fatto più volte sapere che «per il momento un piano non c’è ». «In realtà, le competenze circa la cattura spetterebbero all’assessorato al Territorio e all’ambiente – spiega l’assessore all’Agricoltura, Paolo Ezechia Reale –, a noi spetterebbe solo il compito di approvare o meno il piano da loro stipulato. Ma visto lo stato d’emergenza, siamo fortemente preoccupati e metteremo a disposizione della riserva una nostra equipe di esperti che ha partecipato al progetto Life, nella riserva dello Zingaro, per la salvaguardia della Coturnicie di Sicilia, un volatile la cui esistenza era messa a repentaglio dalla presenza del cinghiale. Il progetto è stato finanziato con fondi comunitari – sottolinea l’assessore –, proprio per questo cercheremo anche di capire se sarà possibile inserirvi all’interno anche la zona di Monte Pellegrino».
Intanto, gli avvistamenti proseguono: «Li ho visti nella zona di via Bonanno - spiega Carmelo Bruno, volontario laureto in Scienze forestali –, erano parecchi. Almeno una trentina, di tutte le età».