PALERMO. Per protestare contro la situazione di degrado di Piazza Garraffello alla Vucciria, dove circa due mesi fa si è verificato il crollo di un edificio, ha imbrattato l'omonima fontana che risale alla fine del '500 con la scritta «vendesi». Una «provocazione», quella dell'artista austriaco Uwe Jantsch, che da sette anni vive a Palermo e che è stato autore di una serie di «installazioni» e murales sempre nella stessa piazza, che questa volta ha però provocato la reazione sdegnata di numerosi cittadini. Jantsch ha provato a difendere il suo gesto su un blog sostenendo che la fontana è recintata «per il pericolo del prossimo programmato crollo della ex loggia dei catalani» e che «la sua fine sarà sotto le macerie o in qualche altro luogo dalla nostra città, o in un bagno in un bel villino privato». Ma è stato sommerso da numerosi post di protesta. Anche alcune associazioni, come «Palermo io casco», intervengono sulla vicenda. «Mi chiedo come sia possibile - dice l'architetto Caterina Risica, deturpare spavaldamente con una bomboletta spray la fontana di piazza Garraffello senza che questo 'artistà sia multato. Mi chiedo inoltre se l'amministrazione comunale intenda tollerare questo gesto e se lo smacchiamento sarà a carico della collettività?».
Il Comune intanto predispone una denuncia contro l'artista tedesco. «A nessuno è consentito di deturpare i beni culturali della città mentre l'amministrazione comunale è impegnata con tutte le sue forze a preservarle. Non ci saranno sconti per nessuno» ha affermato il vice sindaco Emilio Arcuri, che ha disposto la presentazione di una denuncia al nucleo tutela patrimonio culturale dei Carabinieri per le scritte che hanno deturpato oggi la fontana di piazza Garraffello.
«Quella che è stata fatta - ha aggiunto Arcuri - è una offesa a tutta la città, alla sua storia, alla sua cultura. Da parte dell'amministrazione comunale ci sarà tolleranza zero per tutti coloro che attaccano il patrimonio artistico di Palermo».