PALERMO. Arrivano cinquanta nuovi agenti al carcere «Pagliarelli». La misura è stata presa con un provvedimento d’urgenza, una sorta di «risposta» dopo l’evasione di Valentin Frrokaj, 36 anni, l’ergastolano albanese fuggito dall’istituto di sicurezza mercoledì pomeriggio, calandosi fuori dal muro di cinta con una fune fatta di lenzuola annodate tra di loro.
L'uomo, che ha 36 anni e scontava una condanna a vita per omicidio, rapina ed estorsione, è tutt’ora ricercato. Gli agenti, che provengono da altre sedi e sono stati distaccati nel capoluogo, dovrebbero arrivare al «Pagliarelli» già dalla prossima settimana. Ad annunciarlo Rosario Di Prima, segretario regionale Osapp (Organizzazione sindacale autonomo della polizia penitenziaria): «Abbiamo avuto conferma di questo piano d’incremento immediato - dice Di Prima - che ovviamente accogliamo positivamente, anche se purtroppo dobbiamo dire che è una misura arrivata troppo tardi, dopo un’evasione che fa molto male. Avevamo detto in tempi non sospetti, e più di una volta, che gli agenti al «Pagliarelli sono davvero troppo pochi: circa 650 unità contro gli 800 di cui ci sarebbe bisogno. La situazione poi è peggiorata dopo l’apertura, ancora parziale, di una nuova struttura del carcere in viale Regione Siciliana, che ha di fatto aumentato il problema della carenza di personale».
Intanto prosegue la «caccia» delle forze dell’ordine a Valentin Frrokaj: dopo i luoghi di partenza (stazioni dei treni e degli autobus), gli inquirenti avrebbero concentrato le loro ricerche nelle zone frequentate da albanesi, luoghi che potrebbero favorire il nascondiglio dell’ergastolano.