PALERMO. È stato ricordato a Palermo il deputato e segretario regionale del Pci Pio La Torre, ucciso dalla mafia il 30 aprile di 32 anni fa insieme al suo collaboratore Rosario Di Salvo. "Partecipe vicinanza a quanti oggi ricordano il messaggio di Pio La Torre" è stata espressa dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha inviato un messaggio al centro studi Pio La Torre, promotore l'iniziativa. Napolitano ha ricordato il "martirio di un eroe siciliano che ha dato un esempio di onestà senza compromessi". Davanti alla lapide in via Vincenzo Li Muli sono presenti, tra gli altri, il governatore Rosario Crocetta, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il prefetto Francesca Cannizzo, il presidente del centro studi Pio La Torre. Numerosi gli studenti che hanno partecipato alle iniziative antimafia del centro La Torre.
IL FIGLIO DI LA TORRE: "30 ANNI PER RESTAURARE LA FOTO DI MIO PADRE". «Per me questo è un giorno di grande mestizia: in questo luogo sono venute meno le ragioni di uno Stato democratico e sono stati sferrati attacchi violenti contro i principi della Costituzione». L'ha detto Franco La Torre, ricordando il padre, Pio, ucciso a Palermo il 30 aprile di 32 anni fa insieme al suo collaboratore Rosario Di Salvo. «Che dignità ci dà vedere appassire le foto di chi è caduto contro la mafia?», ha chiesto La Torre ai rappresentanti delle istituzioni presenti. «Perchè ci sono voluti oltre 30 anni - ha aggiunto - da parte del Comune per restaurare le foto di mio padre e Rosario Di Salvo? La memoria deve essere un impegno quotidiano. Confido nella ostinazione del governatore Crocetta per intercedere presso il sindaco di Comiso per ridare all'aeroporto il nome di Pio La Torre», dopo che la precedente amministrazione di centrodestra aveva restituito allo scalo il nome del generale Vincenzo Magliocco.