PALERMO. Si teme una nuova emergenza rifiuti a Palermo. Rap, infatti, non ha ancora un contratto di servizio e i sindacati sono sul piede di guerra. Ma non solo: il 30 aprile scadrà la convenzione con l’Ato 3 «Palermo Ambiente», dunque fra pochi giorni la città rischia di non avere più a disposizione 64 autocarri, 15 autocompattatori e un biotrituratore. Insomma, il rischio che il sistema di raccolta si fermi ancora è concreto. Al momento non si conoscono le mosse dell’amministrazione comunale. "Dal primo maggio Palermo sarà sommersa dai rifiuti e l’amministrazione comunale continua a dormire", attacca il deputato regionale del Pd, Fabrizio Ferrandelli, segretario della commissione Ambiente e Territorio all'Ars. “Nonostante i solleciti di Palermo Ambiente a trovare una soluzione immediata prima della scadenza contrattuale - continua Ferrandelli - il comune di Palermo, ad oggi, non ha fatto nulla per scongiurare l’interruzione di un servizio che inevitabilmente provocherà una nuova drammatica emergenza. Così come preoccupanti sono i segnali che arrivano dal fronte della discarica di Bellolampo, di gestione comunale, e della Rap che sta pericolosamente seguendo lo stesso percorso fallimentare di Amia”.
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Palermo Ambiente, manca la convenzione E la raccolta dei rifiuti rischia il collasso
L’accordo con la società in liquidazione scadrà il 30 aprile. Non si avranno più a disposizione, tra gli altri, 64 autocarri
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