PALERMO. Un'indagine approfondita a tappeto su tutti e 26 gli ettari del Parco Cassarà è stata decisa al termine di una riunione degli assessori comunali al Territorio Agata Bazzi e al Verde pubblico Giuseppe Barbera con il comandante della Polizia Municipale Vincenzo Messina, i tecnici del Comune che gestiscono il parco e i dirigenti dell'azienda regionale per l'ambiente (Arpa) e dell'azienda sanitaria provinciale (Asp). L'incontro è stato convocato immediatamente dopo il sequestro dell'area deciso dalla Procura di Palermo.
Si è quindi stabilito di andare oltre gli interventi fatti nei giorni scorsi, e cioè la rimozione di materiale contenente amianto trovato sulla superficie del terreno in una sola zona, per verificare le ipotesi avanzate dal procuratore aggiunto Dino Petralia. Si dovrà verificare dunque se si tratti di un'ipotesi di discarica abusiva recente o se siano venuti in superficie, a causa delle intense piogge dei giorni scorsi, macerie di vecchi edifici che si trovavano nell'area molti anni prima che sorgesse
il parco.
L'amministrazione comunale intende fare un esame approfondito per poter poi procedere alla bonifica e restituire ai cittadini la possibilità di godere del parco in assoluta tranquillità. Questo nella certezza che, da quando è stato aperto al pubblico, il parco è sempre stato costantemente monitorato e si è provveduto sollecitamente alla rimozione di tutti i materiali abusivamente abbandonati al suo interno seguendo tutte le regole di massima sicurezza.
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