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Rom e ora palermitana, Silvia corona un sogno

PALERMO. Sinceramente Rom, profondamente palermitana, «perché Palermo è la mia città, mi piace, sono cresciuta qui». Non c'è contraddizione tra le due affermazioni e Silvia ne è la prova in carne e ossa. Quella firma sul registro del Comune è, quindi, una pura formalità, necessaria per la legge italiana, ma lei si sente cittadina di questo Paese a prescindere dalla burocrazia. Così esplode un applauso al secondo piano degli uffici comunali di piazza Giulio Cesare, quando Silvia Mahmeti, 18 anni e mezzo, primogenita di una grande famiglia Rom, nata e vissuta a Palermo, diventa ufficialmente cittadina italiana. Un traguardo raggiunto superando mille peripezie, facendo lo slalom tra documenti e certificati, perché essere figli di stranieri in Italia non è facile, ma è ancor più difficile se tuo padre risulta apolide.
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