PALERMO. L'ex sindaco di Palermo, Diego Cammarata, è stato assolto dall'accusa di violenza privata, in relazione a una presunta aggressione. I fatti risalgono all'estate del 2010 quando il segretario dell'Anci Sicilia Mario Emanuele Alvano denunciò il sindaco, dopo che Cammarata aveva dato disposizioni alla polizia municipale di non farlo entrare nella sede dell'Anci a villa Niscemi. Alvano sostenne di essere stato anche aggredito fisicamente dal sindaco «che ha tentato illegittimamente - dichiarò alle forze dell'ordine - di cacciarmi dalla sede dell'Anci Sicilia». Alvano era stato nominato segretario contestualmente all'elezione di Roberto Visentin come presidente poi escluso dalla carica dal giudice monocratico per irregolarità nella convocazione dell'assemblea elettiva. Dopo il rigetto del ricorso di Visentin da parte del tribunale civile, il sindaco Cammarata tornò in carica come presidente di Anci Sicilia, riconfermando il precedente segretario Andrea Piraino. Mario Emanuele Alvano continuò tuttavia a recarsi a villa Niscemi nella convinzione che il pronunciamento dei giudici riguardasse solo Visentin. Il 30 giugno del 2010 Cammarata, secondo quanto raccontato da Alvano, lo avrebbe fatto alzare dalla scrivania di segretario strattonandolo per la giacca e poi nei giorni successivi ne avrebbe impedito l'ingresso a Villa Niscemi. Una tesi respinta dal giudice monocratico che ha assolto Cammarata, difeso dall'avvocato Giovanni Rizzuti.