PALERMO. Sono tantissime le proposte che in questi giorni gli «amici del verde» stanno inoltrando alla redazione di Ditelo ad Rgs, per poter partecipare all'iniziativa ribattezzata dall'amministrazione comunale con il nome di «Giardini condivisi». Iniziativa che dà l'opportunità alle associazioni, senza scopo di lucro, composte da cittadini virtuosi, di prendersi cura e ottenere quindi l'affidamento di spazi verdi abbandonati presenti nella loro città. Ieri si è discusso anche di questo nel corso della trasmissione radio televisiva, Ditelo ad Rgs. Ad esporre il suo progetto, in particolare, per l'affidamento di una villetta che si trova tra via Vincenzo Li Muli e via Agostino Catalano, è stato il signor Stefano Drago, membro dell'associazione «Il Genio di Palermo». Associazione presente nel capoluogo siciliano dal 2011 e composta da un gruppo di cittadini che operano per la salvaguardia degli spazi pubblici.
«Da anni la nostra associazione è impegnata nell'attenzione di tutto ciò che di abbandonato c'è in giro per la nostra città - ha spiegato il signor Drago, che ha inoltrato la sua proposta negli scorsi giorni alla redazione di Ditelo ad Rgs - dalle aiuole incolte, alle buche, strade dissestate e villette abbandonate per l'appunto. Non appena siamo venuti a conoscenza dell'iniziativa del Comune, abbiamo pensato di proporre il nostro progetto per l'affidamento di una villetta abbandonata che si trova nello specifico nel Largo Eddie Walter Cosina. Villetta che prende il nome dall'agente della scorta di Giovanni Falcone morto durante l'attentato di Capaci».
Lo spazio in questione è stato inaugurato qualche anno fa, ma da allora, secondo quanto raccontano i volontari dell'associazione, sembra esser caduto nel dimenticatoio collettivo. «Non vogliamo che questo spazio venga del tutto dimenticato e che diventi un luogo degradato - spiega Drago - al suo interno, da quando è stata inaugurata ad oggi, l'impianto di illuminazione non è ancora funzionante e la fontana è inattiva. Oltretutto - sottolinea - fino a poco tempo fa mancavano anche i cestini della spazzatura e siamo stati noi stessi, nei mesi scorsi, ad effettuare dei piccoli interventi di bonifica e a posizionare dei contenitori per la raccolta dei rifiuti. Adesso è nostra intenzione chiederne l'affidamento all'amministrazione comunale, per poter restituire questo spazio verde alla città. Speriamo che ce lo concedano».
L'assessore al Verde e alla Vivibilità, Giuseppe Barbera, afferma: «Siamo contenti delle belle iniziative che di giorno in giorno i nostri cittadini ci stanno proponendo, le valuteremo e daremo loro una risposta. Intanto - aggiunge - ne approfitto per ricordare a tutti che il bando, contenente tutti i dettagli utili al fine di ottenere l'affidamento della villetta desiderata, è consultabile sul nostro sito: www.comune.palermo.it. Attendiamo le vostre proposte». Seguire passo dopo passo ciò che illustra il bando, per coloro che avessero intenzione di fare richiesta per ottenere l'affidamento di una villetta o di uno spazio verde abbandonato in città, è molto importante. Il progetto, infatti, per essere correttamente valutato dagli uffici competenti del Comune, dovrà risultare conforme ai criteri stabiliti ed elencati nel bando, secondo il quale tra i primi punti fondamentali da rispettare, si legge innanzi tutto che: a richiedere l'affidamento possono essere solo ed esclusivamente associazioni di cittadini. Poi, le villette, una volta ottenuto l'affidamento, cita il bando, non potranno essere utilizzate a scopro di lucro e quindi non è prevista al loro interno la realizzazione di qualsiasi attività che possa essere ritenuta di tipo commerciale o pubblicitaria. Le associazioni dovranno, oltretutto, rispettare le specie di piante già impiantate al suo interno ed è severamente vietato l'uso di pesticidi o di sostante inquinanti che possano nuocere alla salute dei cittadini. Non è consentita la realizzazione di manufatti di alcun tipo, come gazebo, installazioni artistiche, panchine, tavoli, giochi per bambini e strutture che alterano le caratteristiche strutturali del progetto iniziale dello spazio. Ogni tipo di attività che le associazioni svolgeranno all'interno dello spazio, verrà oltretutto considerata dall'amministrazione comunale come svolta a titolo gratuito e non sarà previsto quindi alcun rimborso spese. La convenzione, infine, avrà una durata minima di un anno e massima di tre anni.