PALERMO. Solo tre indagati su 61 non hanno scelto il rito abbreviato nel processo a presunti esponenti di Cosa nostra coinvolti in tre filoni di indagine collegati all'operazione «Nuovo mandamento». Si tratta di Lucido Libranti, Giuseppe Lombardo, 37 anni, e Giuseppe Antonio Vassallo, 53 anni. L'udienza preliminare si svolge davanti al gup Gioacchino Scaduto che giovedì prossimo scioglierà le riserve sulle richieste di rito. Attraverso numerose intercettazioni ambientali e il contributo di vari collaboratori, i carabinieri di Monreale e la Dda di Palermo hanno ricostruito le attività di diverse famiglie mafiose di Monreale, Partinico, San Giuseppe Jato, Camporeale, Altofonte, Borgetto e Giardinello. Elemento di spicco del mandamento è Antonino Sciortino, 51 anni, scarcerato due anni fa dopo avere scontato una condanna per associazione mafiosa. La sua ascesa ai vertici dell'organizzazione è passata anche attraverso regolamento di conti. Le microspie hanno registrato la pianificazione di un caso di lupara bianca. Tra gli imputati, anche l'ex sindaco di Montelepre (Palermo), Giacomo Tinervia accusato di estorsione e concussione. Alle indagini hanno collaborato diversi imprenditori che si sono ribellati alle richieste di denaro.