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Palermo, indagine della procura sulla gestione di Villa Sofia: blitz dei Nas in chirurgia plastica, 4 indagati

PALERMO. La Procura di Palermo ha aperto  un'inchiesta sulla gestione del reparto di chirurgia plastica  dell'ospedale Villa Sofia. I carabinieri del Nas di Palermo  hanno sequestrato documenti nella sede della direzione  sanitaria, in viale Strasburgo e anche all'interno dello stesso  reparto. L'indagine è stata confermata anche dal manager Giacomo  Sampieri, commissario straordinario degli ospedali riuniti Villa  Sofia-Cervello.    


Gli investigatori si sono presentati prima in ospedale nel  reparto gestito da Matteo Tutino per prendere alcuni documenti.  Poi si sono diretti alla direzione sanitaria. Qui hanno portato  via il grosso della documentazione che riguarda i due reparti.  Massimo riserbo da parte dei militari sulle indagini in corso.  Nel reparto di chirurgia plastica dell'Ospedale Villa Sofia in  questi mesi il clima è stato infuocato. Nei mesi scorsi sia il  primario Matteo Tutino che il medico di Villa Sofia Francesco  Mazzola e anche il sindacato avevano presentato alcuni esposti. Tutino aveva anche denunciato intimidazioni e furti in  reparto. Alcuni medici, a cominciare da Mazzola, avevano invece  lamentato la disorganizzazione del reparto gestito da Tutino e  la perdita di prestazioni. L'inchiesta dei carabinieri del  Nas ipotizza i reati di peculato, abuso in atti d'ufficio e  truffa ai danni del servizio Sanitario. I militari del nucleo  hanno raccolto numerosi documenti che verranno sottoposti al  vaglio degli inquirenti. L'intera gestione  degli ultimi anni dell'ospedale palermitano è al vaglio della  magistratura competente a indagare sui reati contro la pubblica  amministrazione.    


Un tecnico informatico, incaricato dalla Procura, ha fatto  copia degli hard disk dei computer della direzione sanitaria e  della direzione generale dell'ospedale e acquisito le e-mail in  entrata e uscita.  Il commissario straordinario del nosocomio, Giacomo Sampieri,  avrebbe ricevuto un avviso di garanzia. L'inchiesta nasce da denunce incrociate di medici e personale  amministrativo. 

QUATTRO GLI INDAGATI -
Quattro sono gli indagati per  peculato, truffa e abuso d'ufficio in concorso nell'ambito  dell'inchiesta della Procura sulla reparto di Chirurgia plastica  di Villa Sofia. Si tratta del commissario straordinario Giacomo  Sampieri, dell'attuale primario Matteo Tutino, del direttore  sanitario Maria Concetta Martorana e di Damiano Mazzarese,  primario del reparto di Anestesia e Rianimazione.    Al centro dell'indagine - la Procura sta scandagliando  comunque l'intera gestione del nosocomio - sarebbero alcuni  interventi chirurgici effettuati da Tutino. Gli inquirenti  sospettano che il medico facesse passare come «funzionali»  alcune operazioni estetiche in modo tale da ottenere il rimborso  a carico del Servizio Sanitario. 

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