PALERMO. I carabinieri hanno arrestato un ragazzo che avrebbe partecipato all'omicidio di Massimo Pandolfo, l'imprenditore palermitano trovato ucciso con 40 coltellate vicino ad Acqua dei Corsari, a Palermo, il 26 aprile scorso. In manette è finito, su ordine del gip del Tribunale per i minorenni, Marco Sanfratello, 18 anni, accusato di omicidio in concorso. Nei mesi scorsi, per il delitto, maturato nell'ambito della prostituzione minorile, erano stati arrestati Giuseppe Pollicino, 19 anni, Giuseppe Managò, 36 anni e un minore di 17 anni.
Per i carabinieri, Marco Sanfratello, insieme a Giuseppe Pollicino, avrebbe colpito più volte con una grossa pietra e un coltello l'imprenditore. I militari sono riusciti a risalire al ragazzo perchè il 15 settembre scorso avrebbe chiamato il 112 dicendo di sapere chi aveva ammazzato Pandolfo. Ai militari avrebbe raccontato, non svelando la sua identità, che i killer dell'imprenditore erano tre e avrebbe fatto il nome di Pollicino. Al giovane gli inquirenti sono risaliti grazie alle immagini riprese da una videocamera di un negozio piazzata davanti alla cabina telefonica usata per la chiamata. Sanfratello avrebbe accusato il complice per vendicarsi: durante una rapina infatti Pollicino l'avrebbe abbandonato. Messo alle strette il ragazzo più volte si è contraddetto: contro di lui le accuse di Pollicino che ha confessato il delitto e fatto il nome del diciottenne.