PALERMO. I giudici del Tar di Palermo hanno respinto la richiesta di sospensiva, proposta dal ministero dell'Economia e delle Finanze, della delibera con la quale la giunta comunale di Bagheria aveva aumentato, per l'anno d'imposta 2013, l'aliquota per l'addizionale comunale Irpef dallo 0,30 allo 0,80. Secondo il ministero, doveva essere il consiglio comunale a variare l'aumento. Non per i giudici del Tar della prima sezione presieduta da Filoreto D'Agostino che hanno ribadito la legittimità dell'operato della giunta di Bagheria, difesa dagli avvocati Angelo Cuva e Domenico Pitruzzella. «Il consiglio comunale - dicono i giudici amministrativi nell'ordinanza - ha competenza limitatamente a "l'istituzione e l'ordinamento dei tributi, la disciplina generale delle tariffe per la fruizione dei beni e dei servizi". La pura variazione dell'aliquota per l'addizionale comunale Irpef non rientra nella categoria degli atti fondamentali concernenti l'istituzione e l'ordinamento del tributo».