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Tares, si apre uno spiraglio per i rimborsi Ma un cittadino su 3 non ha ancora pagato

Il Pd insiste: «Il Comune incasserà più del dovuto». Replica l’assessore Abbonato: «All’appello mancano 40 milioni»

PALERMO. Restituire pezzi di Tares si dovrà. I se e i ma sono chiari: i contribuenti potranno fare ricorso solo se il Comune incasserà più di quanto necessario a coprire i costi del servizio di raccolta dei rifiuti. Stesso refrain di alcuni giorni fa ma nuovo arrangiamento, nella tenzone fra minoranza Pd e amministrazione comunale: quello dei numeri alla mano, sostiene il consigliere Rosario Filoramo. Che porta le «pezze». Mentre praticamente un palermitano su tre - l’allarme dell’assessore al Bilancio Luciano Abbonato - non ha ancora pagato la tassa, togliendo ossigeno alla gestione corrente e gettando nubi sull’immediato futuro.
Altrettanto secche le repliche dell’assessore, che precisa i numeri delle riscossioni e degli impieghi del gettito. Non solo: per Abbonato, le aspettative sono anzi al di sotto, richiedendo un’integrazione, allo stato, di una ventina di milioni. E, comunque, «bisogna aspettare il conto consuntivo, che per legge dovremo rendere entro il 30 aprile».
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