PALERMO. Il gup Giuliano Castiglia ha condannato a sei anni Antonino Ciresi per tentativo di estorsione aggravata; Giuseppe Battaglia a quattro anni e Alfredo Perricone a due anni e otto mesi, entrambi per tentativo di estorsione semplice. I tre, secondo l'accusa, avrebbero chiesto il pizzo al noto chef palermitano Natale Giunta.
Ciresi sarebbe l'estortore che materialmente avrebbe chiesto la «messa a posto» al ristoratore. Perricone e Battaglia, invece, avrebbero finto di consigliare in modo «amichevole» di pagare il pizzo allo chef. Con il rito ordinario, per gli stessi fatti, sono stati condannati la scorsa settimana Giovanni Rao e Maurizio Lucchese, rispettivamente a sette anni e otto mesi di reclusione e sei anni e otto mesi. Le richieste di denaro sarebbero avvenute nel 2012, quando Giunta gestiva la società di catering Ng Service. Ciresi si sarebbe fatto avanti, sarebbero poi seguite minacce alla vittima a cui sarebbe stato consigliato di «mettersi a posto» da Perricone e Battaglia. Giunta, però, tramite l'associazione antiracket Libero Futuro si rivolse alla polizia e denunciò gli estorsori. Il gup ha riconosciuto una provvisionale immediatamente esecutiva a Giunta di 25 mila euro. Disposti risarcimenti anche a Libero Futuro e Addiopizzo.
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