PALERMO. Era stato rimesso in libertà per qualche mese per fare da babysitter ai figli. Adesso Alessandro Arcabascio, presunto esponente del clan di Partinico, è stato condannato a 15 anni e 10 mesi a fronte di una richiesta di 18 anni (è stato assolto da una delle estorsioni contestate) per
mafia ed estorsione. Condannato anche Gianfranco Brolo (assistito come Arcabascio dall'avvocato Bartolomeo Parrino) a 4 anni ma solo per danneggiamenti, mentre è stato assolto dall'accusa di associazione mafiosa (la richiesta era stata di 4 anni). Assolti gli altri imputati Francesco Paolo Di Giuseppe (che rispondeva di associazione mafiosa), Lorenzo Lupo (associazione mafiosa), Carmelo Culcasi (concorso esterno in associazione mafiosa), Salvatore Cataldo (estorsione aggravata), Girolamo Guzzo (associazione mafiosa), Salvatore Lamberti e Antonino Lu Vito, entrambi accusati di associazione mafiosa e Roberto Rizzo. Erano assistiti dagli avvocati Cinzia Pecoraro, Paola Polizzi, Antonino Russo, Mino Mormino, Nicolò Riccobene, Rodolfo Calandra, Raffaele Bonsignore, Domenico Salvo, Marco Clementi, Emilio Chiarenza e Giovanni Garbo. Il processo era uno dei tronconi dell'inchiesta scaturita dall'operazione 'The End' che nel novembre 2010 ha colpito il mandamento mafioso di Partinico, importante crocevia tra Palermo E Trapani, negli ultimi anni al centro di una faida tra famiglie mafiose rivali.