PALERMO. La Cassazione ha annullato con rinvio ad altra sezione della Corte d'appello di Palermo la sentenza di secondo grado con la quale era stata ridotta da sei anni a otto mesi la condanna inflitta in primo grado a Francesco Mirabelli, 65 anni, assolto dall'accusa di tentativo di omicidio, mentre il reato di incendio doloso era stato derubricato in danneggiamenti. L'uomo, secondo i magistrati, avrebbe appiccato l'incendio in una palazzina, in corso Tukory, in cui il 13 febbraio 2010 rischiarono di morire una coppia di anziani coniugi, uno dei quali cieco, e il loro nipotino di 9 anni. Mirabelli, secondo l'accusa, litigava da tempo con i vicini perchè non gli avevano venduto l'appartamento. I legali dell'imputato, gli avvocati Raffaele Bonsignore e Antonio Gargano, avevano sostenuto che l'imputato non aveva alcuna intenzione di uccidere gli abitanti della casa. Non sapeva neppure che si trovassero in casa. Il rischio di incendio, infine, non si sarebbe mai concretizzato. La Corte d'appello gli aveva dato ragione, ma adesso la Cassazione ha deciso per un nuovo processo.
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