PALERMO. Sei imputati nel processo per gli esami fasulli all'università di Palermo hanno chiesto di patteggiare la condanna con pene da sette mesi a due anni. Si tratta di Francesco Giaconia, Marilena Tusa, Francsco Pirrone, Davide Di Salvo, Giuseppe Lo Buono, Gioacchino Maria Di Franco. Hanno scelto l'abbreviato Paola Cardella, Alessio Mattina e
Claudia Vitello. L'inchiesta è la prima tranche delle indagini sull'ateneo palermitano. Si continua infatti a scavare tra statini e brogliacci. Secondo l'accusa, sostenuta dal sostituto procuratore Amelia Luise, bastava pagare e nel piano di studi spuntavano esami mai sostenuti. Non c'era bisogno di presentarsi davanti ai prof della facoltà di Economia e Commercio, Architettura e Ingegneria. Fino a quando gli agenti della sezione Reati contro
la pubblica amministrazione della Squadra mobile non hanno messo il naso nei segreti dell'ateneo. La requisitoria dovrebbe cominciare il 24 marzo, mentre il 31 potrebbe arrivare la sentenza sull'abbreviato e la decisione sui patteggiamenti.