PALERMO. La Procura di Palermo ha chiesto la condanna complessivamente a 40 anni di carcere di cinque tra imprenditori e dipendenti di aziende sanitarie e medici imputati a vario titolo di corruzione, turbativa d'asta, peculato, truffa e falso. Otto anni di reclusione sono stati chiesti per i medici Mario Re e Giustino Strano, rispettivamente ex primario del reparto di Rianimazione ed ex responsabile del servizio di Medicina iperbarica dell'ospedale Civico; sette anni la pena sollecitata per gli imprenditori Anna Leonardi e Adriano Cipriani; quattro per Salvatore Colletto, dipendente della ditta Emolife. La vicenda processuale nasce dall'inchiesta che, a maggio del 2008, portò all'arresto del cardiochirurgo Carlo Marcelletti, poi morto suicida. L'indagine svelò una serie di irregolarità nella gestione degli appalti al Civico e di truffe e peculati ai danni dell'azienda ospedaliera. Il «re dei trapianti» venne accusato anche di produzione di materiale pedopornografico in quanto dalle intercettazioni telefoniche emerse che scambiava messaggi hard con una minorenne. Nel processo venne coinvolta la madre della ragazzina, M.C, accusata di produzione di materiale pornografico in concorso e per la quale la Procura ha chiesto 6 anni di carcere. Nel dibattimento si sono costituiti parte civile l'azienda ospedaliera Civico che ha chiesto la condanna degli imputati al risarcimento di danni patrimoniali e d'immagine per 3 milioni di euro, di cui 300mila a titolo di provvisionale immediatamente esecutiva, e la Regione che ha chiesto un milione e mezzo di danni.