PALERMO. Il gruppo Ferdico non ha messo in atto alcuna triangolazione societaria per evadere le tasse. La commissione Tributaria provinciale di Palermo, presieduta da Salvatore Cassata, ha annullato due accertamenti emessi dall'Agenzia delle entrate per quasi 5 milioni di euro. La società palermitana, in amministrazione giudiziaria perchè sospettata di contiguità mafiose, è stata difesa dal professor Angelo Cuva. Gli accertamenti riguardavano presunte evasioni fiscali riscontrate nel 2009 dalla Guardia di finanza per circa 2,2 milioni di euro, riferiti all'anno 2006, e 2,546 milioni per il 2005, racconta il Giornale di Sicilia. Nel mirino della Finanza è finita la movimentazione dei conti correnti tra Ferdico Giuseppe & C. e Ferdico srl. Le Fiamme gialle avevano evidenziato una sistematica commistione delle movimentazioni bancarie avvenute tra le due società che fa ritenere le stesse come un'unica realtà imprenditoriale per pagare meno tasse. La Commissione tributaria ha accolto il ricorso, sottolinea Cuva, perchè si è dimostrato che i rapporti intercorsi tra la Ferdico srl e la Ferdico snc rientravano nell'ambito di normali logiche aziendali. Giovedì è attesa la sentenza del processo penale in cui Giuseppe Ferdico è imputato per concorso esterno in associazione mafiosa.
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