PALERMO. Il nucleo di Polizia Urbanistico Edilizia nel piano dei controlli del territorio predisposti dal Comandante Vincenzo Messina ha sequestrato quattro immobili, tre per abusi edilizi, rispettivamente in via Falsomiele, in via Michelangelo ed in via Padovani ed uno per violazione dei sigilli, in via Ciaculli. Nove persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria per non avere richiesto la concessione edilizia ed il nulla osta del Genio Civile. Il primo sequestro per abusivismo, è stato operato in via Falsomiele n.7 dove all’interno di un lotto di terreno di circa 600 metri quadrati, è stato realizzato un basamento in cemento armato di circa 100 metri quadrati, dove sono state impiantate le casseformi ed i ferri per innalzare nove pilastri I due comproprietari, committenti dei lavori, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria perché sfornito di concessione edilizia e nulla osta del Genio Civile. Il secondo sequestro invece, in viale Michelangelo n. 743, dove in un lotto di terreno di circa 1000 metri quadrati, sono stati realizzati senza le preventive concessioni, un corpo di fabbrica elevato fino al primo piano e due locali con struttura in cemento armato e muratura, con la copertura a falda inclinata con travi in legno e manto di tegole. Il tutto ancora allo stato grezzo. Il piano terra esteso 28 metri quadrati ed il primo piano esteso 14 metri quadrati sono stati costruiti nel posto di un preesistente manufatto che è stato a tal fine demolito. I due locali di circa 55 metri quadrati ciascuno, sono stati realizzati invece demolendo un vecchio manufatto, con una scala in cemento armato collegata fino al tetto. Cinque persone, proprietarie e committenti dei lavori, poiché sfornite di concessione edilizia e nulla osta del Genio Civile, sono state denunciate all’autorità giudiziaria. In via Francesco Padovani n. 35, il terzo sequestro. Qui all’interno di un immobile del terzo piano è stato realizzato un solaio in cemento armato e muratura per una superficie di circa 20 metri quadrati. Dal solaio percorribile da una scala in ferro infissa alla muratura, si accede in tre ambienti con wc e ripostiglio, ricavati dall’abbattimento di una finestra sulla corte interna. il tutto si presentava allo stato grezzo. Per mancanza di concessione edilizia e nulla osta del Genio Civile è stato denunciato alla autorità giudiziaria, il proprietario e committente dei lavori. Infine il sequestro con violazione dei sigilli, riscontrato in via Ciaculli n. 429: Dal sopralluogo compiuto degli agenti per verificare il rispetto dell’ordinanza di demolizione, è stata accertata oltre alla prosecuzione delle opere e la definizione totale dell’immobile che lo stesso, risultava abitato dal proprietario e dai suoi familiari. L’immobile era stato già sequestrato nel 2004, perché nell’’area di circa 1400 metri quadrati, era stato realizzato un corpo di fabbrica elevato fino al primo piano con strutture in cemento armato e muratura, per una superficie di circa 130 metri quadrati per piano. Circa 800 metri quadrati dell’area erano stati destinati alla realizzazione di una piattaforma in cemento armato per una superficie di circa 100 metri quadrati, mentre nella rimanente parte dell’area, era stato estirpato un mandarineto di circa 600 metri quadrati. Questi interventi a quel tempo, erano stati rinvenuti allo stato grezzo, mentre gli odierni sopralluoghi hanno verificato l’ultimazione dei lavori e l’abitazione da parte del proprietario e dei famliari. Il proprietario è stato denunciato all’autorità giudiziaria per violazione dei sigilli.
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