PALERMO. Tornano a invadere strade e marciapiedi i cumuli di spazzatura non raccolta dagli operai nei dodici paesi dell’Ato rifiuti Palermo 1, recentemente confluiti nella nuova società d’ambito «Palermo area metropolitana». Il problema dell’immondizia che si sta riproponendo in questi giorni dipende dalla decisione presa dalla ditta privata, che fino all’altro ieri ha noleggiato i mezzi pesanti per conferire l'immondizia nella discarica di Catania, di rescindere il contratto perché vanta un credito di circa 2 milioni di euro. Così in due giorni si sono accumulate complessivamente oltre 400 tonnellate di rifiuti nei territori di Balestrate, Borgetto, Capaci, Carini, Cinisi, Isola delle Femmine, Giardinello, Montelepre, Partinico, Terrasini, Torretta e Trappeto.
«L’ennesima crisi è frutto di un fisiologico rallentamento del servizio di raccolta – dice l’avvocato Antonio Geraci, commissario liquidatore –. Attualmente siamo costretti a utilizzare i soli nostri mezzi, assolutamente insufficienti per coprire tutto il territorio. La mancanza di liquidità, tra pochi giorni, probabilmente ci costringerà a fermare il servizio di raccolta».
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