PALERMO. Pagati per non lavorare. E' il caso dei 25 dipendenti della Gesip impiegati - dal maggio del 2013 - nella piscina comunale ma costretti a restare fermi perchè, secondo i sindacati, non hanno ricevuto l'attrezzatura per la sicurezza personale e non sono stati sottoposti alle visite mediche obbligatorie. La piscina rischia così di chiudere a danno soprattutto degli utenti. La notizia è riportata sul Giornale di Sicilia in edicola oggi.
"Il personale - si legge nel comunicato dei sindacati - non ha effettuato le obbligatorie visite mediche e non è stato sottoposto ai percorsi di formazione e informazione. Gli addetti non sono stati muniti degli obbligatori dispositivi di protezione individuale relativi ai servizi da espletare, all’interno della struttura". Fernanda Ferreri, dirigente degli Impianti sportivi, sostiene al Giornale di Sicilia che il personale sia stato dotato di "stivali antiscivolo, mascherine protettive, guanti monouso e guanti in gomma" e che le visite mediche "non sono previste dal Dur, il documento di valutazione rischi".
Intanto, in base a un ordine di servizio firmato dal geometra Gioacchino Galizzi, gli impiegati Gesip sono convocatida oggi nei due turni giornalieri "senza espletare alcuna attività lavorativa sino a diversa disposizione".