PALERMO. Con i complimenti del presidente della Regione Rosario Crocetta e dell'assessore alla Sanità Lucia Borsellino, il commissario dell'Asp Palermo Antonio Candela incamera il quarto maxi risparmio nelle gare d'appalto, e stavolta si tratta di venti milioni circa nei prossimi tredici anni. Venti milioni che si aggiungono ai dieci per la nuova base d’asta dei pannoloni, 6 per la nuova base d’asta dei sistemi informativi dell’azienda, 18 per l’appalto dei sistemi di vigilanza. Ed è così che il totale dei tagli nell’azienda sanitaria più grande e con i costi più ridotti della Sicilia arriva a 54 milioni. Un record raggiunto, spiega Antonio Candela, con una serie di aggiustamenti che tengono conto anche di alcuni fattori prima non inclusi nelle ex basi d’asta delle gare. Per esempio al servizio avanzato di efficientamento energetico secondo il protocollo di Kyoto». È la quarta gara bloccata perché antieconomica e rimessa in bando a prezzi ridotti. Era stata bandita nel 2012 dall’ex manager Salvatore Cirignotta per il servizio di gestione e manutenzione degli impianti tecnologici (caldaie e climatizzione) ed era già stata aggiudicata in via provvisoria alla Cofely Italia spa. La multinazionale ha presentato ricorso e oggi dal Tar arriva l’ordinanza che dà ragione a Candela: la gara era proprio antieconomica e la Cofely è fuori anche se può ricorrere al Consiglio di giustizia amministrativa.
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Il Tar dà ragione all’Asp di Palermo: è troppo caro, maxiappalto annullato
Stop confermato ai 24 milioni per le caldaie. In quattro gare il commissario Candela ha risparmiato 54 milioni
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