PALERMO. Diciannove a 6 nell'incontro ideale tra fabbisogno di custodi e personale ieri in servizio alla Galleria regionale di Palazzo Abatellis, il museo dimezzato, per garantire l'apertura domenicale promessa e mantenuta. Con replica oggi, Epifania, e con il pezzo forte, l'Annunziata di Antonello da Messina, come convitato di pietra, fra i malumori di qualche visitatore. Il capolavoro tornerà dal Trentino, dove ha spopolato in prestito al Mart di Trento e Rovereto, fra una settimana.
Aperti anche gli altri due pezzi in servizio del patrimonio regionale nel capoluogo: la collezione contemporanea del Museo Riso e l'Oratorio dei Bianchi, mentre i reperti archeologici del Salinas sono ancora invisibili per i lavori di restauro. Ma lo «score» è positivo quanto a audience, solcando incertezza fra soddisfazione per il riscontro di pubblico e rimpianto per la potenza in gran parte inespressa dei tesori regionali. Primo ingresso alle 9,30. Una signora solitaria, poi flusso costante fino alle 13. L'ingresso era gratuito. Turisti tanti, più italiani che stranieri, palermitani pochi.
Successo e rimpianto. Un intero piano di Palazzo Abatellis resta chiuso. «Non possiamo fare diversamente - dice uno dei custodi - oggi siamo in sei: due di ruolo e quattro richiamati dal riposo settimanale. Più altri due all'Oratorio dei Bianchi, per garantire il minimo indispensabile sui servizi di biglietteria, tutela e fruizione».
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